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Sampierdarena e l’IMU: la casa da rifugio a incubo

By LPellerano  /     Dic 17, 2014  /     Genova  /     0 Comment

  Sampierdarena, è l’ultimo giorno per pagare la rata dell’IMU 2014. Per molti la conferma o l’amara scoperta di abitare una casa costosa ma solo per il fisco, non certo per i valori di mercato. Ho incontrato molti cittadini in Via Rolando e al mercato, reduci da un salasso.  “A ottant’anni devo fare sacrifici per […]

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Genova, la tassazione della casa e lo Sceriffo di Nottingham

By pellerano_14   /     Mar 24, 2014  /     Economia e sviluppo, Genova  /     0 Comment

Se una casa vista fabbriche deve pagare la tassa sul lusso, come non pensare allo Sceriffo di Nottingham?

Il problema è che siamo a Genova, non nei cartoni animati!
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=SU2zDsryXEA]

 

Su Il Ghirlandaio, rivista nazionale sui problemi immobiliari, la mia intervista: 

“A Genova il 20% delle case di lusso italiane, scoppia la protesta”. (Link cliccando qui sotto)

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Genova Superba solo per le tasse sulla casa: cosa sta facendo la Giunta regionale?

By pellerano_14   /     Gen 24, 2014  /     Economia e sviluppo, Genova  /     0 Comment

Ho scritto al Presidente Burlando per chiedere quali azioni abbia intrapreso per sollecitare una revisione della classificazione degli immobili che oggi registra nel capoluogo ligure la più elevata concentrazione d’Italia di abitazioni “signorili”. Iuc e Tasi rischiano di trasformarsi in imposte inique e spropositate per le famiglie proprietarie di immobili considerati di pregio in base a valutazioni di 70 anni fa.

A tre mesi dall’approvazione all’unanimità in consiglio regionale dell’ordine del giorno che impegna la Giunta ad attivarsi presso il Governo affinché venga stilata – nell’ambito della riforma del catasto – una nuova classificazione degli immobili, penso che i cittadini genovesi meritino di conoscere quali azioni sono state intraprese dalla Regione per sollecitare la revisione dei valori degli immobili oggi accatastati come A1, quindi considerati “signorili”, secondo classificazioni che spesso risalgono addirittura al 1939 e non sono più attuali.  Dopo aver presentato l’8 di ottobre un ordine del giorno sul tema approvato all’unanimità in modo bipartisan dal consiglio, ho scritto al presidente Burlando. Nella lettera inviata circa due mesi fa e alla quale non è seguita ancora nessuna risposta e ho chiesto aggiornamenti sugli sviluppi conseguenti all’impegno preso dalla giunta. Ho chiesto inoltre, anche a nome dei tanti cittadini che hanno condiviso questa nostra iniziativa, nel caso nulla fosse stato fatto, di dar seguito all’ordine del giorno per far sentire quanto prima la voce della Liguria presso il Governo, affinché venga accelerato l’iter del provvedimento finalizzato alla revisione della classificazione degli immobili cosiddetti di lusso, per evitare ulteriori tassazioni inique per molti cittadini genovesi. Genova  risulta infatti la città italiana più penalizzata dalle attuali classificazioni, visto che proprio sotto la Lanterna, secondo l’accatastamento di quasi un secolo fa, risulterebbero quasi 4.400 immobili di tipo signorile, circa il 20% dei circa 24mila presenti in tutto il Paese. Secondo la valutazione in vigore, risultano di categoria A1 numerose abitazioni in zone come Cornigliano, Sampierdarena e Sestri Ponente, il cui valore commerciale in molti casi si è fortemente ridotto nel tempo rispetto ad altre zone della città e del Paese.

Secondo alcune valutazioni di mercato, in alcuni dei quartieri appena citati si arriva oggi, per le vendite degli immobili, a stime di 800 euro a metro quadro: decisamente poco per una casa “signorile”. Pertanto sarebbe auspicabile che l’aggiornamento delle classificazioni cominciasse proprio dal capoluogo ligure soprattutto in previsione dell’entrata in vigore, ormai davvero alle porte, delle nuove imposte introdotte dal governo, in primis Iuc e Tasi. Se non si procede all’aggiornamento per molti genovesi oltre alla beffa di essere considerati “signori” solo dal catasto, si aggiungerà una tassazione spropositata rispetto alle effettive condizioni economiche.

Per dare qualche rassicurazione a tanti liguri che proprio in questi giorni sono alle prese con la mini Imu, dopo il valzer quotidiano delle aliquote delle nuove imposte sulla casa, sarebbe auspicabile che il presidente Burlando chiarisse che cosa la Giunta ha fato dopo l’approvazione all’unanimità del documento che la impegnava a confrontarsi con il Governo per sollecitare la revisione dei valori catastali a Genova. In tanti aspettano una risposta.

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Imu e immobili A1 a Genova, a che punto siamo?

By pellerano_14   /     Nov 06, 2013  /     Genova, ordini del giorno, Sanità e Sociale  /     0 Comment

Un mese fa, il Consiglio Regionale all’unanimità ha incaricato la Giunta di intervenire presso il Governo per ottenere una revisione delle classificazioni catastali, in modo da superare una situazione che penalizza fortemente Genova. Oggi ho scritto al Presidente per sapere se la Giunta si sia attivata.

L’Ordine del Giorno approvato da tutti i gruppi politici.

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Altri alloggi del Comune in rovina: più tasse, meno servizi.

By pellerano_14   /     Lug 24, 2013  /     Genova, Sanità e Sociale  /     0 Comment

Dopo aver denunciato la situazione imbarazzante dell’albergo sociale per famiglie sfrattate di Vico del Duca 22, ho deciso di iniziare una verifica dello stato di attuazione del Progetto di Recupero Immobili da destinarsi ad Alloggi di Edilizia Sociale del 16 marzo 2006 (sì, più di 7 anni or sono!!!).
Sono in ballo 12 milioni di Euro (più di 6 milioni finanziati dal governo, 3 del Comune e 3 della Regione) destinati al recupero di 23 unità immobiliari e di 50 appartamenti di proprietà comunale, oltre a 200 alloggi di edilizia sociale.
Ho quindi deciso di iniziare una verifica caso per caso. Come racconta Il Giornale i primi risultati non sono incoraggianti…

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Il Comune di Genova getta alle ortiche 700.000 euro ma porta l’Imu al massimo!

By pellerano_14   /     Lug 23, 2013  /     Genova, Sanità e Sociale  /     0 Comment

Il Sindaco Marco Doria sostiene che è obbligato ad innalzare l’Imu per salvaguardare i servizi sociali. Ma è così sicuro di non avere risorse a disposizione? Un piccolo esempio da 700.000 euro:  possibile che un Comune così attento al sociale lasci andare in malora un edificio destinato alle famiglie sfrattate? Tutto questo accade a dieci metri da Palazzo Tursi!

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