Ieri la candidata sindaco della coalizione di centro sinistra di fronte a Confindustria si e’ espressa a favore della Gronda di Ponente e di Genova come possibile sede dell’Agenzia nazionale sul Nucleare.
Il problema e’ che solo una parte della sua coalizione la pensa come lei.
Parlano da soli i voti espressi in Consiglio Comunale nel corso degli ultimi anni su questi temi dai partiti che la sostengono e dai candidati che corrono nelle sue liste.
Con ordine.
GRONDA
Dicembre 2022: Alberto Pandolfo del PD in occasione della discussione di bilancio presenta un documento a favore della Gronda.
Votano a favore TUTTO IL CENTRO DESTRA ed il PD.
Votano contro: Francesca Ghio per Linea Rosso Verde (oggi AVS, nella coalizione di Silvia Salis), Filippo Bruzzone (Lista Rosso Verde, oggi Lista Civica Silvia Salis) e Fabio Ceraudo (Movimento 5 Stelle, oggi nella coalizione di Silvia Salis).
In occasione della discussione di bilancio del dicembre 2024 il documento a favore della Gronda lo presento io.
VOTA A FAVORE TUTTO IL CENTRO DESTRA, compresi Arianna Viscogliosi (Italia Viva, oggi con Silvia Salis), Stefano Costa e Chicco Veroli (oggi in. lista civica con Silvia Salis).
Il PD si astiene.
Votano contro Filippo Bruzzone, Fabio Ceraudo e Mattia Crucioli.
NUCLEARE
Nel febbraio 2025 il Ministro dell’Industria Urso durante una visita in Liguria ipotizza che Genova possa rilanciarsi quale “capitale” dell’industria nucleare in Italia, focalizzandosi sulla ricerca, progettazione e realizzazione di nuovi impianti trasportabili e di piccole dimensioni.
In uno dei Consigli Comunali successivi Mattia Crucioli presenta un documento contro il progetto di rilanciare Genova quale capitale dell’industria nucleare italiana.
Appena riesco a recuperarlo pubblicherò qui il video del mio intervento prima del voto, delle ragioni di un voto favorevole a sostenere le eccellenze e le industrie genovesi. Il mio intervento contiene un invito a tutti i partiti a prendere posizioni inequivocabili sui temi fondamentali per il futuro della citta’.
Prima del voto la minoranza chiede una sospensione della seduta, per tentare di trovare una quadra ed esprimere una posizione politica unitaria sul tema.
Il tentativo si protrae a lungo, ma ovviamente fallisce.
Al rientro, IL CENTRO DESTRA VOTA UNANIME per respingere il documento di Crucioli.
Francesca Ghio di AVS vota con Crucioli, Fabio Ceraudo del Movimento 5 Stelle se ben ricordo esce dall’aula.
Il PD schiaccia il pulsante “presente non non votante”.
Da asserito partito riformista se ne lava le mani, non prende posizione.
Morale della favola, o meglio dell’esperienza politica recente e degli ultimi decenni della politica locale.
Al netto delle parole di Silvia Salis, contano le posizioni espresse dalle forze politiche e dai candidati che la sostengono.
Su tutti i temi di amministrazione locale che toccano grandi infrastrutture o implicano scelte politiche difficili la sua coalizione e’ destinata a non decidere, a spaccarsi.
Sui temi fondamentali per il futuro di Genova la coesione della coalizione che sostiene Pietro Piciocchi e’ evidente ed e’ certificata dai voti espressi negli anni.
Il gioco delle tre tavolette non puo’ durare a lungo.

